Mancano solo due settimane a Smart City Expo World Congress, e le aziende espositrici stanno lavorando alacremente affinché ogni dettaglio della loro presenza in fiera sia perfetto.
Ora che fiere, eventi e congressi sono tornati totalmente in presenza da un anno, i visitatori stanno rientrando a pieno regime e la partecipazione a eventi leader di mercato è ormai tornata a livelli pre-pandemia.
Grandi e piccole aziende riprendono a investire negli eventi fisici, dopo lo iato di questi due anni: in particolare, uno dei punti chiave è proprio il budget riservato allo stand in fiera.
Lo stand fieristico è l’emanazione dell’azienda
Questo aspetto non stupisce, lo stand altro non è che l’emanazione dell’azienda e dei suoi prodotti/servizi, nonché il principale focus di attenzione per attirare nuovi prospect e consolidare le relazioni con clienti e partner già conosciuti.
Uno stand che funziona dovrebbe:
- da un lato attirare efficacemente visitatori al suo interno, facendo appello a sensi diversi;
- dall’altro lasciare un’impressione positiva, un’esperienza da ricordare, un test di prodotto divertente o uno storytelling emotivamente ricco che sia tuttavia coerente con l’immagine aziendale.
Un lavoro tutt’altro che semplice!
Il primo concetto da tenere a mente è sempre ‘l’effetto wow’.
Il visitatore ha a disposizione giusto pochi secondi per notare il vostro stand, prima di venire attratto dai tanti altri stimoli che lo investono in continuazione.
Bisogna quindi sfruttarli al massimo per catturare il suo interesse.
7 concetti chiave per rendere il vostro stand memorabile
- Il primo è sicuramente il messaggio: chi è la vostra azienda, che cosa fa, e soprattutto che cosa fa MEGLIO di altri, in cosa si distingue (in poche parole, la vostra value proposition).
Questo è un chiaro esempio in cui fare tesoro del detto ‘less is more’, troppe informazioni in una sola volta significano che nessuna di esse avrà spazio sufficiente per sedimentare nella memoria dei visitatori. - I visitatori si muovono all’interno dei padiglioni a flusso continuo. Sfruttate al meglio i cosiddetti ‘traffic stoppers’, oggetti/eventi che possono fermare momentaneamente il flusso delle persone, e fate in modo che includano grafiche accattivanti di una certa dimensione, luci, movimento e vere e proprie presentazioni live di prodotti. Una cosa non esclude l’altra e, anzi, la combinazione di più elementi sarà maggiormente efficace nell’attirare l’attenzione.
- Abbiamo nominato gli elementi di design: non fermatevi a riproporre banalmente il vostro logo ma più in grande, studiate delle immagini che siano accattivanti e abbiano un abbinamento di colori/font/texture studiato per catturare l’interesse del pubblico.
- Add-on del punto precedente: più il design sarà immersivo, più i visitatori aumenteranno il tempo di permanenza nello stand, più sarà facile per loro ricordare la vostra azienda in un secondo momento.
- Contenuto interattivo: elementi di realtà aumentata/virtuale o schermi touch con cui i visitatori possono interagire, così come qualsiasi strategia di ‘gamification’, sono strumenti molto efficaci nel farli rimanere più a lungo nel vostro stand.
- L’illuminazione è un elemento spesso sottovalutato: è comunque necessaria per rendere fruibile i contenuti; conviene quindi riservare una porzione del budget per renderla uno strumento a supporto di immersività e coinvolgimento. In particolare, movimento e colori accattivanti o projection mapping sono efficaci nell’attirare l’attenzione.
- Ultimo, ma non ultimo: lo storytelling.
Ne abbiamo già parlato svariate volte e il nostro Marco Barozzi ha tenuto un intero corso su quanto questo concetto sia importante per rendere il vostro brand, e per estensione il vostro stand, memorabile. La componente emotiva di un racconto, ma anche nella storia di un marchio o della nascita di un’azienda è fondamentale per far sì che sedimenti e rimanga nella memoria dei visitatori.
Vale come concetto di marketing generale, ma in particolare in questa finestra temporale in cui l’industria delle fiere e degli eventi ha riconquistato libertà e serenità, anche se lo spettro dei due anni appena trascorsi è ancora vivo nella nostra memoria.